Gli Accordi sottoscritti con la Regione
Contrattualmente, non esiste un livello contrattuale regionale, in quanto gli accordi sono esclusivamente nazionali od aziendali.
La Regione Emilia-Romagna, però, è tra le Regioni maggiormente presenti nel regolare e coordinare le attività del proprio Servizio Sanitario, conseguendo gli ottimi risultati che pongono il SSR E-R ai massimi livelli nazionali ed internazionali. Questo avviene, nello spirito organizzativo e collaborativo che contraddistingue gli emiliano-romagnoli, mediante un'attività continua di coordinamento e calmieramento tra le Aziende Sanitarie, svolta dalla Regione, che fa, implicitamente, leva sullo strumento finanziario da essa distribuito. In questo contesto, la Regione mantiene frequenti confronti con le OO.SS., a due livelli: da una parte, mantiene rapporti con alcune Confederazioni (solo le maggiori: come anche altre, la ConfeDir, cui partecipa l'AUPI, non ostante il regolare accreditamento, non è stata mai convocata) su argomenti di programmazione generale, dall'altra consulta tutte le OO.SS. accreditate nel SSR, giungendo talvolta a sottoscrivere accordi, che traduce poi in proprie direttive alle aziende.
I primi due Accordi Regionali sottoscritti sono certamente stati i più significativi dal punto di vista delle ricadute sui lavoratori: si tratta di quello che ha portato alla stabilizzazione dei professionisti ambulatoriali, e quello per la cosiddetta "stabilizzazione" del precariato.